Il vecchio William Dorrit è rinchiuso da molti anni per debiti nella prigione londinese di Marshalsea. A prendersi cura di lui è la devota figlia Amy, la piccola Dorrit, innamorata in segreto del giovane amico di famiglia Arthur Clennam. Ma un'improvvisa eredità cambierà completamente le cose.
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In questo romanzo il grande scrittore inglese concepì un potente apologo su povertà e ricchezza, scagliandosi come mai prima contro la società vittoriana e il ceto medio che la rappresentava. Scritto tra il 1855 e il 1857, La piccola Dorrit riflette con la forza di un linguaggio visionario la vis polemica di Dickens nei confronti delle istituzioni e smaschera attraverso la finzione letteraria l'ipocrisia di finanzieri spregiudicati e corrotti. Il titolo originario del romanzo, poi cambiato dall'autore, non a caso era Nobody's Fault, "Non è colpa di nessuno": allusione efficace, - come scrive Carlo Pagetti nell'Introduzione, - "a un mondo dove nessuno si assume le responsabilità delle proprie azioni, e dove gli stessi personaggi sono dei "nobodies", oscurati dalla propria mediocrità, dall'insoddisfazione psicologica e dalla cecità morale".